Anche quest’anno ci siamo fermati ad ascoltare, riflettere, pensare e il 28 gennaio questo storytelling abbiamo realizzato.
22 gennaio 2022: Nell’ora di Italiano abbiamo visto un’intervista, in cui una delle poche sopravvissute, Liliana Segre, ci ha ricordato il mondo distrutto, confuso, dilaniato, la sua esperienza di bambina che ha sperimentato le leggi razziali, l’ingiusto divieto di andare a scuola, la disperazione negli occhi del padre, la famiglia disgregata, il silenzio notturno dei lager interrotto dai rumori di chi si avviava alla morte. Per una bambina è stato difficile capire e per fortuna si è trovata a sopravvivere.
La fuga iniziata nel 1943, poi l’arresto e il viaggio il 30 gennaio 1944 ad Auschwitz: partenza binario 21 della stazione di Milano Centrale … Arrivo, smistamento … numero di matricola 75190 tatuato sull’avambraccio … Manzione? Operaia in una fabbrica di munizioni! Aveva solo 13 anni! …,. Cosa ricorda? La sua magrezza, il freddo, la violenza, la disumanità …. Unica colpa “essere nata”. E poi il momento della liberazione: una pistola caduta, l’occasione di vendicarsi … un attimo … “No, io non sono come loro”! Il ritorno a casa non è stato facile, anni di silenzio, la difficoltà di raccontare e la volontà di volerlo fare.
Siamo rimasti senza parole! Come esprimere il nostro disappunto, la convinzione che ciò che è stato, è stato terribile e non va ripetuto?
La prof.ssa di italiano ci ha letto una sua poesia: “In eterno” è titolata e la crudeltà dei lager ha condannato … Da qui le nostre menti si sono elevate e in canti poetici si sono quietate … Ecco, anche noi ci siamo espressi, in ricordo dei tanti dispersi, dei sogni infranti, della condanna dell’odio, in difesa dei diritti … “Impariamo ad amare / ma senza l’offesa / senza l’inganno e senza la pretesa…”
Che siano, le nostre poesie, un monito … una testimonianza … la volontà di vivere secondo giustizia … in pace, senza compromessi!
26 gennaio 2022: Geostoria – Vogliamo capire meglio la Shoah
Ci soffermiamo a riflettere sul significato: “Stermino sistematico degli ebrei da parte dei nazisti, ebrei a torto considerati nemici della nazione tedesca”, uccisi per lo stesso motivo anche oppositori politici, omosessuali, zingari e tutti coloro che erano considerati appunto “nemici della nazione tedesca”.
Per comprenderne la portata una mappa poi abbiamo visualizzato con i campi di concentramento e di sterminio e poi ancora abbiamo ricercato le date di riferimento:
1933 ascesa di Hitler con “pieni poteri” in Germania, i primi atti: interdizione dei partiti, limitazione delle libertà individuali e d’opinione, le prime leggi repressive contro gli avversari del nazionalsocialismo.
1935: Le “Leggi di Norimberga” (Leggi a “protezione della razza tedesca”: eredità, cittadinanza; sangue tedesco e onore tedesco) privano gli ebrei della cittadinanza tedesca.
1936: inizia l’odio Compaiono in Germania i primi cartelli per le strade davanti ai locali pubblici: “ebrei non graditi”.
1938: la notte dei cristalli: 9-10 novembre: l’uccisione di un ufficiale tedesco in Francia dà modo a Joseph Goebbels, capo della propaganda hitleriana, di lanciare un pogrom contro i cittadini ebrei e la “cospirazione ebraica internazionale”. Nella “notte dei cristalli” squadre di giovani nazisti irrompono nei quartieri ebraici spaccando vetrine e finestre di case e negozi, dando fuoco alle sinagoghe.
1939: ha inizio la Shoah con una serie di leggi di discriminazione e le camere a gas.
1940 – 20 maggio: apre Auschwitz (non è il primo campo di prigionia: Dachau aveva aperto nel marzo del 1933), si attuano tutte le misure per il raggiungimento della “purezza razziale”: emigrazione forzata degli ebrei, ghettizzazione, deportazione, gli “Einsatzgruppen” (unità mobili di uccisione), i campi di concentramento e di sterminio.
1942 – 20 gennaio: il protocollo di Wannsee codifica con precisione scientifica cifre e strategie dello sterminio. 1945 infine la liberazione
Ma quali erano le leggi razziali? …… Ma poi il mondo è cambiato?
Le nostre ricerche si sono attivate: leggi razziali e guerre nel mondo … leggiamo e riflettiamo. Con i dati alla mano adesso capiamo: la storia ci insegna che la guerra si ripete da anni e che l’odio e la prevaricazione ci sono stati e ancora ci sono in molti paesi del nostro pianeta: aborigeni australiani, indiani americani, armeni, ucraini, greci e tanti altri per sete di potere sono stati sterminati.
Le guerre di oggi le vogliamo contare? Il mondo non si è stancato di guerreggiare?
Afghanistan, Algeria, Burundi, Brasile, Colombia, Congo, Iraq, Yemen e Brasile … e potremmo ancora proseguire …
Il 27 gennaio, giornata della memoria, in occasione dell’assemblea d’istituto ci siamo espressi: “Cosa ci sarebbe mancato di più se fossimo stati deportati?” Famiglia, amici, la nostra identità, la quotidianità … sono parole ricorrenti, allora pensiamoci quando ci lamentiamo e tutto ciò che abbiamo disprezziamo.
Nella stessa giornata altri interventi ascoltiamo; molto toccante è stato quello di Andra Bucci, che, con la sorella Tatiana, scambiate per gemelle, fu mandata nella baracca dei bambini destinati agli esperimenti del dottor Josef Mengele. “Qual è il ricordo più nitido?” – le viene chiesto – “La nonna inginocchiata al momento dell’arresto … il fumo degli uomini bruciati … i cumuli dei cadaveri … il freddo …”. Tante risposte a tante domande … e alla fine un suggerimento importante: “Bisogna studiare e con la propria testa ragionare, non essere indifferenti e sapersi schierare senza paura di lasciare il branco …”. Anche la preside è intervenuta, alcuni professori, altri ragazzi.
“Un momento poetico è stato: l’incontro tra generazioni diverse e interessate”.
28 gennaio 2022 Classe 1C in collaborazione con la prof.ssa Caramazza