Il 2 febbraio, grazie al progetto Etwinning “Hot potato”, guidati dalla prof.ssa Troisi, abbiamo avuto l’opportunità di ampliare i nostri orizzonti mettendoci in contatto con dei ragazzi della Catalogna. In seguito a questo incontro ci siamo accorti di quanto possiamo essere simili seppur lontani, di aver attraversato allo stesso modo questo particolare periodo; di certo per alcuni può esser stato più semplice e per altri molto più difficile, ma penso che dovremmo essere fieri di noi stessi per aver superato questi mesi assurdi, ognuno immerso nella realtà del suo paese, con le proprie tradizioni e abitudini. Ci siamo resi conto che non importa essere lontani per sentirsi vicini, tutti reduci della stessa tempesta, tutti in difficoltà per il contraccolpo che stiamo subendo. Il 2 Febbraio, quindi, abbiamo partecipato ad una videoconferenza con dei ragazzi della Catalogna parlando delle nostre realtà, delle nostre vite ed esperienze. In primo luogo abbiamo condiviso la nostra esperienza riguardo alle lezioni online: i ragazzi spagnoli hanno sottolineato le differenze tra le lezioni del primo lockdown e il secondo. Il primo mese di lezioni online è stato molto stressante per via dei numerosi compiti assegnategli, non sapevano cosa fare e come comportarsi, la situazione è stata per tutti molto dura, sembravamo sperduti nel naufragio della confusione e della paura. Invece il secondo lockdown per loro è stato molto più organizzato: dovevano svolgere meno compiti, i professori erano molto più preparati per la situazione, le classi presentavano dei computer appositi per le videoconferenze. In secondo luogo gli abbiamo chiesto di narrarci le leggende sul sito di Esquerda. A Roda de Ter, il paese di tali studenti, vi è il sito archeologico dell’Esquerda dove si possono visitare antiche rovine e un museo dove è possibile osservare vari oggetti come delle ossa o armi trovati nel posto. Al momento sono in corso degli scavi che hanno il fine di trovare altri oggetti di nota importanza storica e scientifica che incrementino il patrimonio del territorio. Infine abbiamo parlato del poeta Miquel Marti Pol. Stando alle informazioni che ci hanno fornito abbiamo appreso che Miquel Marti Pol è un noto poeta di Roda de Ter che scrisse diverse opere riguardanti vari argomenti. Tra le opere che scrisse ricordiamo “ El meu pais” o “ El meu poble”, ovvero: “ Il mio paese o “Il mio popolo”, inoltre egli scrisse diverse raccolte di poesie. Molti di questi poemi sono diventati testi di alcune canzoni della Catalogna, cantati da musicisti come LLuis LLach.
In conclusione speriamo che questa nostra esperienza possa essere una fonte d’ispirazione per allargare i nostri orizzonti, le nostre conoscenze e scoprire ed imparare da nuove culture per diventare cittadini del mondo a 360 gradi. Infine tutto ciò di cui abbiamo bisogno è un po’ di empatia per essere connessi e capirci nelle sofferenze che abbiamo affrontato e che affronteremo.
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