Sempre più persone, spinte dalla ricerca di un futuro migliore, lasciano ogni giorno la propria terra
d’origine. Alcune sono costrette a fuggire a causa di persecuzioni etniche o religiose, altre a causa
dei numerosi conflitti attualmente in corso in tutto il mondo. Basti pensare che oggi sono attivi 56
conflitti di varia portata, i quali coinvolgono circa 90 Paesi. Tra i più noti figurano quello in
Ucraina, iniziato nel 2022, quello in Siria, in corso dal 2011, e quello in Palestina, che dura ormai
da settant’anni. Diverse aree dell’Africa e del Sud America sono anch’esse teatro di conflitti di
lunga data, la cui risoluzione purtroppo sembra ancora lontana, a danno soprattutto delle
popolazioni civili. Si pensi che nel solo 2024 le vittime sono state circa 230.000.
Trasferirsi in un Paese straniero, dove si parla un’altra lingua, si vive una diversa cultura e si
osservano usi e costumi differenti, richiede un grande coraggio. L’immigrazione è legata anche ai
cambiamenti economici che hanno caratterizzato gli ultimi settant’anni. Una delle ragioni principali
che spinge queste persone a lasciare la propria terra è infatti la ricerca di opportunità di lavoro più
sicure, in luoghi come l’Europa o gli Stati Uniti, spesso considerati una sorta di “paradiso” in cui
guadagnare e sostenere le famiglie rimaste nel Paese d’origine.
A causa di queste motivazioni, uomini, donne e bambini disperati decidono di affrontare “il viaggio
della vita”. Ogni anno migliaia di migranti irregolari sfidano il Mediterraneo su barconi
sovraffollati, mettendo a rischio la propria incolumità: purtroppo, molti di loro non raggiungeranno
mai la destinazione.
Una volta arrivati nel cosiddetto Paese “civile”, però, spesso non trovano l’accoglienza che
speravano e si ritrovano, invece, al centro di un acceso dibattito sociale e politico. Aumentano
tensioni e ostilità, poiché molte persone temono il “diverso”, ciò che non conoscono. In quest’ottica,
sarebbe auspicabile che i governi adottassero politiche mirate all’inclusione interculturale e
promuovessero con azioni concrete – non solo a parole – l’interazione, lo scambio e il dialogo,
affinché ogni individuo possa riconoscere e accettare la diversità come un valore.
Oltre i Confini: L’Immigrazione nel Mondo di Oggi
Post successivo