Il girasole è un fiore al dir poco meraviglioso, uno dei più particolari con un sacco di
caratteristiche, in quanto è uno dei fiori più alti, può arrivare fino ai 2 metri, ma soprattutto, la
caratteristica che lo rende più famoso è il fatto di essere sempre orientato in direzione del sole:
ciò dipende dall'eliotropismo ovvero dal movimento dei suoi organi vegetali che tendono
naturalmente ad orientarsi verso il sole, tale per cui sembra quasi essere uno spettatore ammirato
della luce del sole.
Il girasole ha diverse storie che parlano della sua nascita, ma in particolare oggi parleremo della
leggenda di Clizia.
Clizia era una giovane ninfa, consumata dall'amore per il dio Apollo, il quale sentendosi
lusingato sedusse la giovane, ma poi l'abbandonò.
La povera ninfa pianse, pianse tanto, ininterrottamente per 9 giorni, rimase immobile in un
campo senza mai distogliere lo sguardo dal sole. Continuava a guardarlo, sempre con gli stessi
occhi, nonostante il dolore continuava ad amarlo incondizionatamente.
La leggenda narra, che il sui corpo si irrigidì trasformandosi in uno stelo, i suoi piedi divennero
radici e i suoi capelli dorati si trasformarono in una meravigliosa corolla del medesimo colore.
Un’altra leggenda narra che un giorno, in un campo, nacque un fiore dall'aspetto sgradevole,
talmente sgradevole che nessuno voleva stargli vicino e tutti lo consideravano brutto.
Questo fiore stava sempre solo e triste, passava le sue giornate a guardare il sole che splendeva.
Quel sole gli piaceva così tanto che, per cercare di guardarlo più da vicino, il fiore allungò il suo
stelo. Quando il sole cambiava posizione, il fiore lo seguiva con la sua corolla. Un giorno il sole
vide quel fiore che stava sempre solo e gli chiese di raccontargli la sua storia.
Colpito da quel racconto, il sole volle aiutarlo, lo abbracciò e lo trasformò nel fiore più alto e più
splendente di tutto il campo.
Un fiore dalla corolla dorata, che per la sua amicizia con il sole, venne chiamato Girasole.
Dalila Giordano, 3Bc