In che società viviamo?
Dando uno sguardo a ciò che ci circonda, notiamo che nella società odierna si evidenziano delle
caratteristiche molto negative derivanti dall’uso inappropriato e senza limiti temporali dei SOCIAL,
dalla superficialità con cui si trattano sentimenti delle persone e dalle varie forme di DIPENDENZA
Per quando riguarda l’utilizzo dei social mi preme evidenziare che manca il controllo sia da parte
dei genitori che degli enti preposti a tale scopo, e ciò si evince dal fatto che anche i giovanissimi
risultano titolari di profili social, i quali non comprendono che possono entrare in un tunnel
pericoloso. Basta dare uno sguardo sui giornali dove si parla di giovani che si suicidano con giochi
pericolosi, oppure si può essere vittime di persone che hanno brutte intenzioni. Utilizzando i social
è più semplice attaccare una persona sulle proprie insicurezze.
Altra piaga sociale è la DIPENDENZA da alcool e droghe.
In alcuni quartieri dove si svolge la movida notturna o nelle zone di aggregazione di ragazzi, dopo
una certa ora, non si riesce a stare tranquilli poiché iniziano a diffondersi fenomeni di criminalità e
spaccio di sostanze stupefacenti, il cui uso dilaga tra i più giovani. Oggigiorno sta avendo il
sopravvento una sostanza stupefacente chiamata CRACK che annienta le cellule del cervello e crea
dipendenza, la cui diffusione è legata all’irrisorietà del prezzo, e provoca degli effetti devastanti sia
a livello psicologico che comportamentale e sociale, inducendo gli assuntori a compiere diversi reati
al fine di procurarsi il denaro utile per l’acquisto della droga. Anche l’utilizzo di alcool tra i
giovanissimi è un fenomeno molto diffuso che fa sì che i ragazzi ne facciano uso per divertirsi,
perdendo la lucidità necessaria per una civile convivenza, sfociando, talvolta, in situazioni simili a
quelle che abbiamo visto nei video che in questi giorni circolano sui social in paesi a noi vicini ove
si vedono ragazzi che adottano comportamenti violenti, lanciando sedie verso altre persone e
prendendosi a pugni, creando un degrado urbano e sociale. Anche in quest’ultima circostanza la
società ha reagito malissimo, infatti le persone, tra i quali diversi adulti, riprendevano con i cellulari
la rissa per poi ribaltarla sui vari social. Nessuno di loro, come ha evidenziato il Questore di
Agrigento, si è preoccupato di chiamare le forze dell’ordine.
Secondo me la società per cambiare in meglio dovrebbe seguire le regole di convivenza che fanno si
che si ritorni al rispetto, al dialogo ed all’avvicinamento tra le persone. Tralasciando tutto ciò che ha
fatto si che nell’ultimo cinquantennio ha cambiato drasticamente questa società.
Nelide Scibetta III B Classico
