Molto spesso si sente parlare dei cosiddetti “dca” ovvero dei disturbi alimentari. In generale un po’ tutti credono di conoscere l’argomento in questione, ma spesso certe cose vengono omesse. I disturbi alimentari sono delle patologie che costituiscono l’alternarsi delle abitudini alimentari, e si verificano soprattutto durante la fase adolescenziale. Solitamente il sesso più colpito è quello femminile, ma nonostante in percentuale minore anche i ragazzi possono soffrire di dca. I comportamenti che causano i disturbi alimentari sono: il digiuno, il vomito per controllare il peso e anche delle crisi bulimiche, cioè ingerire una grande quantità di cibo in poco tempo. Esistono diversi tipi di disturbi alimentari, ma io ho deciso di parlarvi dei principali: l’anoressia e la bulimia. L’anoressia è caratterizzata da un’estrema perdita di peso, causata da un digiuno continuo e intensivo. Invece la bulimia è caratterizzata dal rapporto abbuffata/digiuno che comporta un innalzamento/abbassamento dei valori che può rivelarsi fatale per il corpo di una persona. Spesso, però, i genitori di un soggetto affetto da anoressia o bulimia, vedendo il cambiamento fisico della figlia o del figlio, non riescono ad intervenire. Infatti quasi sempre è il soggetto stesso a rendersi conto di avere un problema. Purtroppo capita che determinati tipi di genitori disprezzino e disgustino i loro figli, affidando ad essi la totale responsabilità della loro “malattia”. Questi atteggiamenti adoperati dai genitori fanno sentire i figli ancora più sbagliati e irriconoscenti nei confronti della famiglia. Ma a volte non viene dato l’aiuto corretto non a causa della trascuratezza da parte dei genitori, ma piuttosto perché i genitori stessi hanno paura di interferire in quanto non sanno come farlo. Dei consigli che si possono dare ai genitori sono due: prendere consapevolezza di ciò che accade e non obbligare i figli a mangiare determinate porzioni di cibo, piuttosto fare scegliere loro cosa mangiare, in modo tale che possano sentirsi accettati e si riesca a ristabilire l’equilibrio di prima.
Infine vorrei aggiungere l’aspetto a mio parere più importante: i disturbi alimentari vengono sottovalutati e considerati “devianze giovanili” e ci tenevo a ricordare che una persona che soffre di dca ha la vita completamente sconvolta; qualsiasi cosa ruota intorno alla paura di ingrassare, e anche semplicissimi gesti come andare al ristorante o a un compleanno possono diventare ingestibili. Quindi quando parliamo di disturbi alimentari, facciamolo conoscendo l’argomento e quello che si prova vivendoli.
Mattia Abate IAC