La Sicilia, da parecchi giorni, è sconvolta da temporali e da nubifragi. Questo maltempo sta colpendo in modo particolare le province di Catania e Siracusa. Un forte temporale ha messo in ginocchio Catania con decine di chiamate ai vigili del fuoco per allegamenti, smottamenti e persone in difficoltà. Alcune famiglie sono state soccorse dalla Protezione Civile Regionale e da associazione di volontari a causa dell’alluvione che sta colpendo la città e i paesi limitrofi. Alcune strade si sono trasformate in torrenti a causa dell’accumulo dell’acqua piovana non permettendo così la circolazione dei trasporti. A Palermo i temporali continuano a non cessare, le strade sono tutte allagate ed addirittura i tetti di alcune case, dal forte vento, sono volati via. I vigili del fuoco si stanno impegnando ad aiutare le persone in difficoltà, specialmente gli automobilisti che recentemente sono stati bloccati dall’acqua, come due uomini che potevano rimanere sommersi e per mettersi in salvo sono saliti sul tetto della macchina, in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco. Dal forte nubifragio sono nati diversi tornado che hanno colpito alcune città come Canicattì, Serradifalco e Caltanissetta. Un tornado ha colpito Canicattì nella mattina del 9 Novembre provocando diversi danni, le raffiche di vento hanno sradicato alcuni alberi e divelto alcuni tetti. A Serradifalco, una tromba d’aria ha colpito gli ulivi secolari e un tratto ferroviario in Contrada Salice, collegato tra Canicattì e Caltanissetta. Per questo motivo alcuni comuni siciliani hanno prorogato diverse allerte meteo invitando i cittadini ad evitare di uscire di casa se non per motivi strettamente necessari. Anche il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, su consiglio della Protezione Civile, ha deciso con un’ordinanza la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per due giorni. Purtroppo questi fenomeni atmosferici succedono in qualsiasi parte del mondo a causa dell’inquinamento globale da parte dell’uomo che ha danneggiato fortemente la natura creando un clima ingestibile ed ancora oggi si continua a perpetuare nell’errore non curati del pericolo che si corre. Sono stati tanti i disagi di questo maltempo, soprattutto il caso di Amalia Leonardi, architetta siciliana, che ha avviato una raccolta fondi per salvare i tanti volumi del nonno: il geometra Nino Leonardi. Questi volumi si sono rovinati a causa dell’alluvione che ha colpito Catania. I libri erano custoditi con cura in una grande biblioteca “casalinga” di circa 80 metri quadri che il geometra aveva lasciato in eredità alla famiglia, poiché il progetto di farne una biblioteca pubblica non era andato in porto. Dopo aver creato un gruppo di volontari, Amalia ha fatto trasferire tutti i volumi del nonno in un posto più sicuro e dopo, su consiglio di un amico restauratore, hanno iniziato ad asciugare le pagine bagnate dalla pioggia con dei fogli di carta assorbente. Ha usato circa 112 rotoloni di carta Scottex ma ancora ne servono molti altri per asciugarle tutte. L’obiettivo di Amalia però è quello di fondare una vera e propria biblioteca, ma l’incidente causato dall’alluvione ha creato enormi danni al patrimonio librario che adesso richiede una collocazione più stabile e soprattutto un ottimo restauro, tutte cose molto costose. Per questo motivo la famiglia Leonardi chiede aiuto, attraverso una raccolta fondi, a tutta la comunità catanese e a tutte quelle persone che vorranno nel loro piccolo aiutarli a salvare questa grande ricchezza per la comunità e onorare il sogno dell’ingegnere Leonardi: diffondere cultura e bellezza.